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.Hige.
view post Posted on 29/6/2008, 13:15




KAISENDO


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“Via del perfezionamento continuo”
Per parlare delle sue origini, relativamente recenti, dobbiamo risalire al periodo degli anni '80, a Cuba dove si praticava un sistema simile che si chiamava Karate operativo dello stile Yoshimon, e in Spagna, nello stesso periodo degli anni '80, si introdusse un Karate operativo della linea di Ashihara, sotto la direzione del Sensei Josè Romero Cortina. Il sistema che nacque a Cuba con un nome simile fu Kazen Ryu, il quale si appoggiava, fondamentalmente, in risoluzioni nel campo del judo e del ju jitsu, mentre nel kaisendo le risoluzioni si basano in un 80% nel campo del karate operativo sistema Ashihara, però sempre risolvendo con tecniche finali di ju jitsu, o dell'aikido specialmente se sono risoluzioni di tecnica poliziale. Il Kaisendo è un sistema di arte marziale che interrelaziona in maniera sistematica e pedagogica le tecniche più selezionate per le sue applicazioni, delle arti marziali come il karate applicando tecniche di percussione di piede, mano, gomito e ginocchio, lo judo applicando proiezioni e immobilizzazioni, del ju jitsu e dell'aikido per il momento dell'azione delle leve, i punti di pressione e le chiavi articolari; di altre forme di combattimento come la boxe per le sue schivate d'anca e i suoi attacchi circolari di pugno, della kick boxing, del kempo jitsu per il suo concetto di fluido continuo con le sue concatenazioni di tecniche in essenza per dare una risposta concludente a un determinato attacco. La sua essenza pedagogica si basa sulla conoscenza di “Principi e tecniche rettori”, in maniera tale che il praticante di questa arte possa pensare, interiorizzare e creare combinazioni effettive.

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» La Filosofia
Il Kaisendo è un sistema di allenamento fisico e mentale delle arti da combattimento corpo a corpo, orientato esclusivamente allo sviluppo sistematico e tecnico della difesa personale integrale, senza dimenticare la legge, nel rispetto della persona e della sua integrità fisica. A differenza di altri sistemi di lotta, non si basa sull'insegnamento di qualche chiave o destrezza, ma di principi tecnici generali che permettono al praticante di pensare e creare evitando l'insegnamento meccanico delle tecniche di lotta.
Questa arte applica fondamentalmente tecniche libere di mani e piedi, proiezioni di Judo e di Ju Jitsu, attacchi ai punti vitali del corpo umano, chiavi alle articolazioni, lussazioni ed immobilizzazioni, ed in minor misura i “sutemi” o tecniche di sacrificio.
La cosa più importante da considerare è che il Kaisendo non è uno sport da competizione, sebbene in alcune sue discipline separatamente si potrebbe competere come in qualsiasi altra arte da combattimento.

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» Il Dojo
Potranno partecipare solamente quelle persone che siano davvero interessate a studiare se stesse.
Deve regnare la calma e la concentrazione.
L’armonia ed il rispetto tra coloro che praticano devono essere essenziali.
Il linguaggio ed il comportamento devono essere corretti.
La pulizia del corpo e dei vestiti si deve curare scrupolosamente.
Si effettueranno i saluti e tutte le forme tradizionali di cortesia.
Non giuri, non rida scioccamente, non parli, non ozi o agisca disattentamente durante l’allenamento. Tratti seriamente il suo allenamento, non è luogo di risata. L'atleta deve stare sempre allerta ed avere un buon comportamento. Il possesso di un grado maggiore, specialmente la cintura nera, non è un biglietto che autorizzi il rilassamento e la familiarità del Dojo. Non sprechi il suo tempo e quello degli altri se non è preparato a trattare la sua stessa istruzione ed i suoi compagni col rispetto e la serietà dovuti. Questo implica l’abbandono dell’allenamento prima di finire la lezione. A meno che l’istruttore non autorizzi qualcosa di diverso, l'atleta deve rimanere nel Dojo fino al termine del saluto finale. L’inosservanza di questa regola non sarà tollerata.
L’istruttore, chiunque esso sia, deve essere trattato col rispetto che Lei stesso si aspetterebbe da altri nella stessa situazione. Se Lei non può mostrare il rispetto verso una persona che spende il suo tempo per insegnarle, allora lei non appartiene a questo dojo. Non metta mai in dubbio le Sue direttive; non parli mai nella classe a meno che sia interpellato dall’istruttore. Tale obbedienza sviluppa un legame di fiducia tra l’istruttore e l'atleta, il quale migliora la ricettività mutua, semplificando ed accelerando il processo di apprendistato.

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Link Correlati :
Italiano
Il sito ufficiale del Kaisendo Italiano
Inglese
Kaisendo World Confederation

Edited by Asia - 29/6/2008, 18:02
 
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