Cos'è il GDR?, Ovvero cosa vuol dire "interpretare"

« Older   Newer »
  Share  
Senryu86
icon13  view post Posted on 10/10/2009, 12:11




Signori e signore,
Vengo quest'oggi da voi nei panni di appassionato storico di GDR o Giochi di Ruolo. Essendo state richieste spiegazioni, racconterò per sommi capi cosa stiamo cercando di realizzare circa il nostro progetto. L'idea sarebbe quella di creare un ambiente di simulazione virtuale nel quale impersonificare - come attori su un palco - alter ego ipotetici, calati nell'ambiente "scolastico" di School Rumble. Ma procediamo per ordine, rispondendo ad alcune domande che potrebbero venirvi in mente:

1. Cos'è un GDR?
GDR è un acronimo che sta per Gioco di Ruolo, ovvero la denominazione per tutti quei giochi, cartacei, virtuali, o reali, che prevedono lo sviluppo e l'evoluzione di personaggi in una progressione, genericamente a "Livelli" di potenzialità. Tuttavia GDR significa principalmente interpretazione, ovvero "giocare il ruolo", immedesimarsi in un personaggio, donandogli personalità, storia e spessore.
Proprio come se foste gli attori principali di un film che sarete voi a scrivere.
Tra gli esempi classici di giochi di ruolo cartacei abbiamo Dungeons & Dragons, Cyberpunk, Gioco di Ruolo dei Manga...
Tra i virtuali conosciamo i celebri The Sims (considerato gioco di ruolo non a caso perchè prevede l'evoluzione del personaggio, e la sua interpretazione), e tutti i cosiddetti MMORPG (Massive Multiplayer Online Role Playing Game), quali World of Warcraft, Lineage 2...
Tra i reali figurano tutti quei giochi fatti interpretando col proprio corpo, come se si fosse sulla scena realmente, dei quali esponenti principali sono i GRV (Giochi di ruolo dal vivo), o Vampire.

2.Qual'è lo scopo di un GDR?
Lo scopo di questa tipologia di giochi è nient'altro che l'immedesimazione, ossia l'immaginarsi la situazione ed il personaggio ed agire di conseguenza, dimenticandosi per un attimo la propria identità reale e calandosi interamente nella virtuale. Un personaggio, diverso da colui che lo gioca, può essere definito come si desidera - ovviamente rispettando certe limitazioni che richiedono di non fuorviare nell'assurdo - proprio come un autore di un romanzo fa con il suo protagonista.

3.Chi sono i partecipanti ad un GDR?
Solitamente un GDR per potersi evolvere ha bisogno di un contesto, un ambiente di riferimento nei quali i personaggi possano prendere vita. A questo scopo si eleggono delle figure chiamate "Master", ovvero soggetti che prendono parte indirettamente al gioco. Scopo dei "Master" è quello di "interpretare" il contesto, ovvero descrivere, come una voce narrante, tutto ciò che accade intorno a loro. Contemporaneamente, il Master gestisce anche tutti i cosiddettti "Personaggi Non Giocanti", ovvero tutti i personaggi che vivono nell'ambiente e coi quali i giocatori possono interagire.
Nei giochi di ruolo cartacei e reali, i Master sono degli esseri umani, predisposti a questo ruolo che solitamente narrano la storia. Osserviamone un esempio:

M(Master): Okay, vi trovate in una fitta boscaglia, circondati da imponenti tronchi d'albero. La vostra visuale risulta limitata, i raggi del sole non riescono ad illuminare tutto il sentiero. Di fronte a voi, appoggiato con la schiena ad un tronco, si staglia un uomo con un cappello calato sul viso, le mani nelle tasche, e le gambe arcuate in modo tale da poter bilanciare il suo peso grazie al sostegno dell'albero.
G1 (Giocatore 1): Allora, io mi avvicino all'uomo, piegandomi sul ginocchio per poter osservare da sotto il cappello e dico: "Hey tu, tutto bene? Non ti sarai mica addormentato in piedi!"
G2: Io corro tra la boscaglia, cerco un sasso di piccole dimensioni
G3: Mi metto alle spalle di G1, tendendo l'orecchio per sentire la risposta dell'uomo
M: L'uomo risponde a G1 "Non è educato farsi gli affari degli altri." in tono brusco. La sua voce è fredda e da sotto il cappello scorgi una bianca carnagione e degli occhi verdi, che ti osservano con forte intensità. Il viso sembra austero e rigido, ma conserva dei lineamenti quasi perfetti. G3, tu senti buona parte del discorso, ma ovviamente dalla tua posizione non ne vedi il viso. G2, trovi un sasso che sembra soddisfare i tuoi requisiti a pochi metri da te, ai piedi di un abete.
G1: Gli volto le spalle ed incrocio le braccia all'addome "Tsk! Fa come ti pare allora!"
G2: Raccolgo il sasso e lo tiro in direzione dello sconosciuto!
G3: Mi avvicino a G1 e gli dico:"Dai, non fare così, in fondo siamo noi che lo abbiamo svegliato, no?"

Ecco una simulazione. Come potete osservare il Master ha interpretato, non solo il panorama, ma anche il PNG (Personaggio non giocante) del misterioso uomo appoggiato al tronco. Da dove ha tirato fuori le idee? Questo è compito dell'immaginazione del Master, che, contrariamente ai giocatori, non ha virtualmente limitazioni nel presentare PNG ed ambienti. Dico virtualmente perchè un Master che in una ambientazione futuristica come Cyberpunk (un pò alla Bladerunner, o Matrix per intenderci) fa apparire sulla scena un drago, e dei cavalieri che cercano di combatterlo, perde di credibilità, ma soprattutto, il suo gioco risulta poco attrattivo.
Questo finchè non motiva la comparsa della bestia.
Altro scopo essenziale del Master è quello di presentare le difficoltà, gli ostacoli.
Infatti senza difficoltà non è possibile il gioco, in quanto una storia lineare e senza problemi, non avrebbe motivo di essere "giocata". Quindi il Master deve presentare dei PNG che possano ostacolare i giocatori, ad esempio i mostri di D&D (Dungeons & Dragons), che i giocatori devono sconfiggere e superare per ottenere esperienza e progredire.
Ricapitolando, un Master gestisce Nemici, PNG ed Ambiente.
Un Giocatore gestisce ed interpreta il personaggio.
Nei giochi di ruolo virtuali, spesso PNG, mostri o ambiente sono gestiti da fattori pre-costituiti gestiti, solitamente, dal computer, o dal format del gioco.

4.Terminologia
GDR = Gioco di Ruolo
PG = Personaggio Giocante o interpretato dal giocatore
Giocatore = Colui che gioca, distinto dal PG. E' importante ricordare che le conoscenze del giocatore e quelle del personaggio sono due elementi distinti
Master = L'amministratore, nonchè narratore, nonchè avversario del gioco
Background = Storia di riferimento del personaggio: da dove proviene, chi è stato prima di cominciare la storia, perchè si trova lì...
Caratteristiche = Abilità del personaggio, di solito riassunte in Forza (intesa quella fisica del personaggio) Destrezza (agilità, velocità nei tempi di reazione), Costituzione (Reazione agli impatti, ai colpi e resistenza in generale), Intelligenza (Capacità ragionativa e ponderativa), Fascino (Bellezza, capacità di affascinare con le parole, ma anche qualità sociali e leadership). Attenzione! Le caratteristiche VANNO interpretate, ossia anche se nella realtà posso essere un campione di pesi massimi, se il mio personaggio ha un basso punteggio di forza, dovrò ricordarmi di non esserlo quando gioco il mio personaggio. Se il mio parametro di intelligenza è basso, anche se sono la diretta discendenza di Einstein, sarò costretto a blaterare come un bambino.
EXP = Sono i punti "Esperienza". In genere i giochi di ruolo si basano sui punti esperienza elargiti dal Master ai suoi giocatori, che consentono ai personaggi di potenziarsi ed acquisire abilità o capacità. Il termine EXP si riferisce ai giochi che prevedono scontri o combattimenti. Ma molti giochi si basano su fattori principalmente o esclusivamente interpretativi, ovvero sulla "bravura" dei giocatori di immedesimarsi nel personaggio da loro inventato rimanendo coerenti con esso nelle loro azioni in gioco. In altre parole, se interpreti bene, vieni ricompensato.

5. Conclusioni: Perchè giocare?
Le motivazioni che spingono a fare un GDR possono essere le più svariate, ma la principale è la curiosità. La prima volta è quella di giocare, la seconda quella di interpretare il personaggio, la terza di sapere come evolverà la storia. Se si attraversano queste tre fasi, in genere, non si smette più di giocare.
Almeno finchè la curiosità non finisce e subentra la noia.
Giocare di ruolo, tuttavia, rappresenta quasi sempre un momento goliardico, di divertimento, all'interno del quale si può scegliere di essere qualcun altro, una totale opposta sostanza rispetto alla realtà, scegliendo da soli come voler essere.
Quello che vogliamo realizzare con il nostro GDR di School Rumble, è proprio un mondo dinamico, nel quale poter interagire con i personaggi del nostro anime preferito, utilizzando un personaggio tutto nostro, da poter sviluppare ed evolvere, imprimendogli quelle caratteristiche che tanto ci hanno appasionato quando abbiamo visto questa serie.

Con questo concludo la guida, sperando d'essere stato il più possibile chiaro ed esauriente!
 
Top
0 replies since 10/10/2009, 12:11   177 views
  Share