| *Shan-in* |
| | CITAZIONE Bella partita all'Olimpico di Torino nel recupero della decima di ritorno Ora la squadra di Deschamps ha 7 punti di vantaggio sul Genoa e 9 sugli uomini di Reja Camoranesi e Del Piero, è fuga Juventus Il Napoli si batte ma prende solo pali Espulso Marchisio nella ripresa. Gli azzurri ci provano ma non hanno fortuna Camoranesi e Del Piero, è fuga Juventus Il Napoli si batte ma prende solo pali
Il gol di Camoranesi TORINO - Didier Deschamps aveva dichiarato alla vigilia che anche un pareggio poteva andare bene ma la Juve fa meglio, centra il bottino pieno contro il Napoli e prova la prima vera fuga della stagione, con 7 lunghezze di vantaggio sul Genoa secondo e nove sugli stessi partenopei terzi.
Nel recupero della decima di ritorno (trentunesima su 42), in uno stadio Olimpico con oltre 21 mila spettatori, i bianconeri si impongono 2-0 con un gol per tempo a firma di Camoranesi e Del Piero e trascinati da un Nedved straordinario. Ma il punteggio non deve ingannare perchè il Napoli ha reso la vita dura agli uomini di Deschamps sin dall'inizio, si è fatto pericoloso in più di un'occasione e con la Juve in dieci al 16' della ripresa (rosso a Marchisio) ha preso anche due legni. Ma quello che conta è il risultato e adesso la serie A è sempre più vicina per i bianconeri che in casa, dove finora hanno concesso solo due pareggi, ospiteranno anche il Genoa.
Partita carica di tensioni. E, prima della gara, gruppi di sedicenti tifosi di ambo le parti, non si smentiscono. Scontri abbastanza cruenti davanti allo stadio con un tifoso bianconero accoltellato a una coscia e altri due che finiscono all'ospedale con traumi non gravi. Cobolli Gigli, presidente della Juve stigmatizza i fatti. Le cose, poi, all'interno dello stadio, vanno meglio.
Rispetto a venerdì Deschamps recupera Zebina, che prende il posto sulla destra dello squalificato Birindelli, e Del Piero, in avanti al fianco di Trezeguet. La vera novità riguarda però il centrocampo dove Marchisio è preferito a Paro come partner di Giannichedda mentre Nedved e Camoranesi sono confermati sugli esterni. Nel Napoli Reja si affida al solito 3-5-2 e per dieci undicesimi punta sulla squadra che si è imposta a Bologna.
L'unica variazione è il rientro di Grava sulla corsia destra, con Savini spostato a sinistra e Gatti, Dalla Bona e Bogliacino in mezzo. In attacco fiducia alla coppia Sosa-Calaiò. Il Napoli comincia senza alcun timore reverenziale, provando subito ad aggredire i bianconeri e sfruttando la forza fisica di Sosa, il primo a farsi pericoloso prima con una rovesciata in area che finisce di poco alta e poi con un sinistro che si spegne sul fondo.
La Juve, a parte qualche accelerazione di Nedved, è in affanno, le maglie partenopee sono una rete fitta che imbriglia la manovra bianconera e la formazione di Reja tiene sempre sul chi va la la difesa di casa. Col trascorrere dei minuti, però, il Napoli arretra il suo baricentro e al 18' la Juve passa: cross dalla sinistra di Nedved e colpo di testa di Camoranesi che da posizione angolatissima beffa Iezzo. La reazione dei partenopei arriva due minuti dopo, con Dalla Bona che dal dischetto manda incredibilmente alto, ma la partita è intensa, i ritmi sono altissimi e le due squadre si affrontano a viso aperto. E al 27' Iezzo sale in cattedra salvando la sua porta dal colpo del ko opponendosi a Del Piero da distanza ravvicinata. Ma è la Juve a fare la partita, con un Nedved in condizione smagliante e un Balzaretti in versione stantuffo.
I bianconeri sfiorano il raddoppio in un paio d'occasioni ma nell'ultimo quarto d'ora si rivede il Napoli che con Sosa e Bogliacino mette in apprensione Buffon prima che un altro intervento prodigioso di Iezzo neghi a Nedved dalla distanza la gioia del 2-0. Nella ripresa, per frenare il ceco, Reja decide di togliere Grava e mette dentro Montervino ma al 5' contropiede micidiale dei bianconeri con Camoranesi che dalla trequarti mette in mezzo e Del Piero che di esterno destro insacca.
Il Napoli accusa il colpo e la Juve prova a chiudere la gara anche se per due volte Trezeguet vede le sue conclusioni ribattute dalla difesa di Reja. Ma al 16' Ayroldi, che qualche minuto prima aveva graziato Giannichedda (solo giallo per un entrata a martello), punisce eccessivamente un intervento di Marchisio su Gatti mostrando il rosso al bianconero e la partita cambia volto.
Deschamps è costretto a mettere Paro per Trezeguet, Reja inserisce Trotta per Gatti e Buffon si trova sotto assedio. La Juve, anche se stanca, regge però l'urto dell'assalto partenopeo e vede schierarsi al suo fianco anche la Dea Bendata visto che tra il 37' e il 41' il Napoli colpisce due legni, prima la traversa con Domizzi da fuori e poi il palo con Sosa bravo a sfruttare un errore di Zebina. L'ultima occasione capita però sui piedi di Palladino, che fallisce da pochi metri l'ennesimo pallone d'oro fornito da Nedved. Poco male per la Juve, perchè al triplice fischio di Ayroldi a festeggiare sono proprio Deschamps e soci. fonte: http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/s...tus-napoli.htmlgrande juve^^ mi dispiace un sacco per la roma...ha perso 7-1 contro il manchester...madò.... CITAZIONE La squadra inglese travolge i giallorossi, costretti a rinunciare anche a Taddei Spalletti punta su Vucinic, ma per quanto obbligata si rivela una mossa fallimentare Sbagli, infortuni, assenze e sfortuna per la Roma Manchester da incubo Alle sette splendide reti dei Reds ha risposto solo l'orgoglio di De Rossi Con Totti acciaccato i romani sono andati subito sotto di tre gol senza mai entrare in partita Sbagli, infortuni, assenze e sfortuna per la Roma Manchester da incubo
La delusione di Doni MANCHESTER - La Roma credeva di aver mezza qualificazione in tasca e in questi giorni l'ambiente si era esaltato troppo, dopo la bella partita d'andata. Invece la squadra di Spalletti ha preso una batosta di quelle destinata a lasciare il segno. Si parlerà di incapacità del tecnico di affrontare grandi avversari, dimenticando la vittoria giallorossa dell'Olimpico.
Tre gol in otto minuti di Carrick, Smith e Rooney hanno schiantato la Roma che poi ha preso altri gol dal dilagante Cristiano Ronaldo, da Carrick con una bomba e persino dall'ex marsalese Evra. Spalletti, che aveva perso Taddei nel riscaldamento, lo ha sostituito con Vucinic, che ha dovuto giocare però in un ruolo non suo e questo ha pregiudicato partita e risultato.
Forse il tecnico giallorosso non ha avuto il tempo di riorganizzare la tattica, certo è che la Roma è rimasta in balia dei bravissimi inglesi che hanno dominato quasi costantemente, terminando con un bottino che ha umiliato i giallorossi anche se nella ripresa hanno giocato un po' meglio, creando qualche pericolo per la difesa dei Red Devils, prima di venir definitivamente sotterrati di gol.
La bella girata di De Rossi su invito di Totti ha un po' addolcito l'amarissima pillola ai romanisti. Ma ci sarebbe voluto ben altro. Le squalifiche avevano messo fuori causa Scholes del Manchester e Perrotta, sostituito dal rientrante Pizarro nella Roma. Inglesi senza gli infortunati Neville, Silvestre e Vidic; Ferguson aveva scelto Smith per l'attacco, opzione rivelatasi vincente.
In realtà la perdita di Taddei è stata veramente decisiva per la Roma: già priva di Perrotta, la squadra di Spalletti ha smarrito personalità e modo di giocare. Dopo un promettente avvio dei giallorossi, con un tiro di Totti da 25 metri di poco fuori, la Roma è letteralmente crollata. Il centrocampo non è riuscito a contenere le travolgenti volate di C. Ronaldo che, partendo la lontano, ha messo in difficoltà la squadra di Spalletti. Carrick e Fletcher hanno impedito ai giallorossi di ragionare e il mobilissimo Giggs si è presentato pericolosamente sulla sinistra e sulla destra, facendo saltare gli schemi giallorossi.
Così è cominciato a grandinare: all'11 Ronaldo ha dato da destra a Carrick che ha messo la palla nell'angolo alto alla sinistra dell'immobile Doni. Il gol ha tagliato le gambe ai giallorossi che al 16' hanno subito il secondo gol: Giggs ha dato a Smith, solo al centro grazie a un buco di Chivu.
L'attaccante non ha fallito il tiro del raddoppio. Al 19' la palla è andata da destra a Rooney, solo al centro, e tocco che ha carambolato sul palo e s'è insaccato. La Roma ha tentato una reazione con un colpo di testa di De Rossi, O'Shea ha spintonato in area lo stesso De Rossi senza che l'arbitro Michels (che ha diretto all'inglese) intervenisse, Doni ha salvato poi miracolosamente su un tiro di Carrick da pochi metri. E in fine di primo tempo, al 44', Ronaldo è partito da destra e poi ha tirato fra palo e portiere sulla sinistra di Doni.
E a nulla è valso il tentativo di Totti al 46', respinto da Van der Sar. Dopo un primo tempo così, alla Roma non è rimasto altro che cercare di lasciare l'Old Trafford con l'onore delle armi. Ma, prima che un colpo di testa di Totti venisse salvato sulla linea da O'Shea, Giggs al 4' da sinistra ha dato a Ronaldo la palla del quinto gol. E al 15' è stato Carrick ha insaccare con un bel tiro dopo un'azione Ronaldo-Heinze. Infine De Rossi ha messo in rete al 24' con una bella girata di destro su passaggio di Totti: magra consolazione. Tanto più che al 36' ha segnato anche Evra, con un tiro rasoterra a fil di palo. Punteggio umiliante, serataccia giallorossa e trionfo per il Manchester, che ha giocato gli ultimi minuti in dieci per l'infortunio di Richardson.
MANCHESTER-ROMA 7-1 fonte: http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/s...ester-roma.html
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